Osteopatia

L’Osteopatia fa crack?

L’Osteopatia si avvale di numerose tecniche riassumibili in 3 grandi gruppi:

  • tecniche strutturali
  • tecniche viscerali
  • tecniche craniali

In un trattamento completo vengono utilizzate tecniche che attingono ai tre gruppi principali in modo da toccare tutti e tre i foglietti embrionali (mesoderma, endoderma, ectoderma), soffermandosi maggiormente su uno piuttosto che un altro in base alla biotipologia di ciascuno (i.e.: una persona con una maggiore componente endodermica prediligerà trattamenti viscerali e strutturali con tecniche ad alta velocità per combattere l’anchilosi)

  1. Tecniche strutturali ad azione soprattutto sul mesoderma: l’obiettivo comune è l’interruzione dell’iperattività gamma che mantiene attivo il circuito nocicettivo con una conseguente inibizione dei motoneuroni alfa e gamma e dunque un’inibizione dello spasmo muscolare che mantiene la disfunzione articolare. Migliorare l’articolarità e ridurre lo spasmo muscolare permette una maggiore irrorazione sanguigna rispettando così la legge dell’arteria secondo la quale il sangue è il mezzo di trasporto di tutti gli elementi che permettono di assicurare un’immunità naturale, la sua perturbazione comporta una cattiva circolazione arteriosa e come conseguenza il ritorno venoso sarà più lento e provocherà un accumulo di tossine. 
  • Tecniche ad alta velocità e breve ampiezza (thrust): non è richiesta forza ma velocità e precisione, non deve provocare dolore. Durante la tecnica puòverificarsi uno schiocco articolare che indica che il movimento rapido è arrivato all’articolazione, non dà la certezza che sia stata mobilizzata esattamente l’articolazione individuata con il momento maggiormente ristretto e l’eventuale assenza del suono non denota il fallimento della correzione. 
  • Tecniche articolatorie sono tecniche ritmiche nel senso di restrizione della mobilità, sono tecniche dolci che mirano aregolare il tono muscolare, dare maggiore elasticità al tessuto e migliorare la vascolarizzazione locale 
  • Tecniche di muscolo-energia: si pone il muscolo in stiramento e si chiede una contrazione isometrica degli antagonisti per inibire il tono dei muscoli agonisti secondo il principio dell’inibizione reciproca 
  • Tecniche mio-fasciali: (approfondimento fascia) sono tecniche di rilascio e massaggio con l’obiettivo di rilasciare tensioni eccessive del connettivo che possono causare dolore e/o restrizioni di movimento in seguito a traumi, stress ripetuto, cicatrici.
  1. Tecniche viscerali ad azione soprattutto sull’endoderma: l’obiettivo è il ripristino della comunicazione tra struttura e funzione nella quale una problematica viscerale influenza la struttura vertebrale e viceversa.

Restrizioni viscerali influiscono sulla postura portando rigidità, dolore a mantenere determinate posizioni o compiere determinati movimenti. Tramite palpazione si esamina il viscere in disfunzione e mediante trattamenti fasciali leggeri o più profondi in base al tipo di problematica e al risultato che si vuole ottenere si va ad agire sulla mobilità intrinseca del viscere, sulla sua funzionalità, si inibisce una condizione di spasmo, e si migliora il drenaggio. 

Attraverso un trattamento viscerale è possibile riequilibrare il sistema neurovegetativo e integrare i concetti di PNEI e asse cervello-addome, basti pensare al tratto toracico del nervo vago che innerva tutto il sistema viscerale in senso canio-caudale fino al terzo prossimale del colon discendente.

  1. Tecniche craniali ad azione soprattutto ectodermica:

Le tecniche craniali sono manipolazioni delicate e non invasive del cranio. Il sistema cranio-sacrale racchiude il sistema nervoso centrale e mediante il trattamento craniale è possibile ottenere un  riequilibro dell’omeostasi neurovegetativa.

Il trattamento osteopatico mira alla salutogenesi della persona, non è un trattamento sintomatico pertanto ha poco valore chiedere un trattamento viscerale in caso di gastrite.

Guardando dall’esterno il trattamento si ha l’impressione che l’osteopata sia fermo con le mani sul cranio della persona, in realtà è alla ricerca di piccoli cambiamenti di tensione e qualità dei tessuti poiché le suture craniche possiedono un elevato grado di elasticità dovuto alla presenza di fibre collagene al loro interno. L’effetto è di un rilassamento generale con successivo aumento della lucidità mentale per una migliore circolazione del liquor.