L’osteopatia è una professione sanitaria (individuata ufficialmente nella legge 3/2018) basata sul contatto manuale per la valutazione e il trattamento della persona. Secondo l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), l’Osteopatia è una terapia che ha lo scopo di supportare la funzionalità fisiologica del corpo tramite l’utilizzo di una varietà di tecniche manuali non invasive.
Cenni storici
La medicina osteopatica fu fondata nel 1874 dal medico americano Andrew Taylor Still. L’origine della parola osteopatia deriva dal greco osteon-osso e pathos-sofferenza per definire quelle disfunzioni che si manifestano nell’apparato muscolo-scheletrico ma che possono avere origine anche a livello viscerale, cranio sacrale, ecc... Nel 1892, all'età di 64 anni, il dottor Still fondò la prima scuola di osteopatia: l'American School of Osteopathy (ora Kirksville College of Osteopathic Medicine) a Kirksville, nel Missouri. La prima classe era composta da soli 22 studenti, uomini e donne.
Principi osteopatici
Come Ippocrate, Still sviluppò un sistema centrato sulla persona piuttosto che sulla malattia.
L'osteopata analizza il corpo nella sua globalità, cercando di includere tutti gli aspetti della persona: psicologici, ambientali, strutturali ecc. I quattro principi fondanti sono:
1. Unità del corpo
Tutte le parti che compongono l’essere umano sono integrate sia a livello anatomico che funzionale. L’individuo è un’unità dinamica interconnessa in tutte le sue componenti: sistema muscolo-scheletrico, sistema nervoso, organi interni, psiche, ecc…Una problematica in una parte del corpo, richiede molto spesso un adattamento non solo nel sito di lesione, bensì dell’intero sistema, creando adattamenti posturali che nel tempo favoriscono l’insorgenza di sintomatologie dolorose.
2. Il corpo possiede meccanismi di auto-guarigione ed autoregolazione
Il corpo umano possiede naturali meccanismi di autoguarigione e autoregolazione atti al mantenimento di uno stato di equilibrio dinamico in tutte le impegnative situazioni della vita. In condizioni ottimali, il corpo, la mente e lo spirito cooperano per conservare, ma in caso di patologia, lavorano per ripristinare lo stato di salute. Il ruolo dell’osteopata è quello di facilitare il naturale processo di autoguarigione, eliminando grazie a numerose tecniche manuali i “blocchi” che ostacolano i normali processi fisiologici che stanno alla base di numerose patologie.
3. Relazione tra struttura e funzione
Il dr. Still concluse che l’osteopatia poteva riassumersi in un’unica frase “la struttura governa la funzione”. La corretta funzione dell’organismo è legata alla perfezione della struttura portante, se tale equilibrio è alterato, ad es per un trauma, un’infezione, un intervento chirurgico, ecc…ci si trova di fronte a una disfunzione osteopatica, caratterizzata da una zona corporea in cui si è ridotta la mobilità. L’osteopata attraverso il suo intervento, ripristinerà la mobilità strutturale, garantendo così un incremento della funzione.
4. La legge dell’arteria è suprema
La Legge dell’Arteria contemplava tutti i liquidi del corpo: sangue, linfa, liquido cerebrospinale, ecc…, Still intuì già all’epoca che uno scarso apporto di sostanze nutritive, generato da alterazioni posturali, potesse essere alla base di numerose malattie.
Osteopatia: cosa cura?
L’osteopata attraverso il trattamento manipolativo, si occupa di ripristinare lo stato di salute minato da un trauma o una patologia che hanno causato l’insorgenza di una disfunzione somatica. L’intervento osteopatico mira a riequilibrare le funzioni vitali e agisce con un fine curativo ma soprattutto preventivo.
E’ indicata in molti casi ed è rivolta a tutte le fasce di età, dal neonato all’anziano.
Le evidenze scientifiche hanno dimostrato l’efficacia dell’osteopatia nel trattamento delle seguenti patologie:
- Sistema muscolo-scheletrico: ipercifosi, iperlordosi, lombalgia, cervicalgia, dorsalgia, dolori al coccige, colpo di frusta, periartrite scapolo omerale, problemi dell’anca, gonalgia, pubalgie, fascite, tendiniti …
- Sistema neurologico: vertigini, cefalee, ernia del disco, nevralgie facciali, nevralgie cervico-brachiali, cruralgie, sciatalgie;
- Sistema neurovegetativo: fatica cronica, fibromialgia, senso di oppressione, turbe del sonno, irritabilità, stati depressivi, stati ansiosi, reflusso gastroesofageo, stipsi, disordini funzionali delle vie digestive, colon irritabile, ernia iatale, bruciore di stomaco, problemi post-operatori cardiocircolatori, emorroidi, dismenorrea;
- Sistema stomatognatico: Disturbi ATM, Malocclusioni
Quando non è indicata l’Osteopatia?
È controindicato rivolgersi all’osteopata in caso di traumi importanti che potrebbero aver generato fratture o lussazioni ma anche in tutti i casi di urgenza medica come le infezioni.