Sviluppo infantile e malattie

 a cura di Bruno Zucca

Da un punto di vista psicosomatico nel corso dello sviluppo infantile identità psichica ed immunità biologica sono intimamente connesse. Le moderne conoscenze PNEI suffragano la stretta interazione dinamica tra questi due aspetti, come due facce della stessa medaglia. Le emozioni infatti influenzano il funzionamento delle cellule immunitarie del bambino come dell’adulto. Una delle cellule chiave del sistema immunitario, il linfocita, reca per esempio sulla propria membrana recettori biologici sensibili a tutti i neurotrasmettitori (1, 2).

Numerose sono le condizioni patologiche infantili dove le alterazioni del sistema immunitario sono determinate da fattori stressogeni (3). Una condizione depressiva infatti abbassa il tono del sistema immunitario predisponendo l’organismo a varie patologie. In campo pediatrico, così come nelle ere successive della vita, il terreno biopsichico è fondamentale: se il bambino o l’adulto vivono male contraggono infezioni con maggior facilità. In età infantile, rabbia, paura e angoscia, così come sentimenti di solitudine e abbandono sono spesso causa di malattie respiratorie e gastrointestinali. Quando l’Io del bambino non è ancora ben strutturato, oppure è rimasto fragile, assistiamo a casi di conversione somatica di eventi emotivi di grande impatto, come per esempio dopo un lutto (4, 5). Sappiamo che la strutturazione di una buona identità immunitaria non può prescindere dallo stato del microbiota intestinale e sistemico, che è estremamente sensibile allo stress, allo stile di vita, all’alimentazione, all’inquinamento elettrochimico ed all’abuso di farmaci (6, 7, 8, 9).

In epoca di distanziamento sociale, occorre anche considerare il valore delle relazioni affettive del bambino, dal momento che nasciamo come animali sociali e grazie alle relazioni interumane forgiamo la nostra identità psichica ed immunologica. 

Le malattie non vengono solo per nuocere: i bambini per poter crescere si ammalano con una certa frequenza e costruiscono così la loro identità immunitaria.

Nell’interazione con l’ambiente, con gli adulti e con i coetanei, e grazie anche alle normali infezioni, il sistema immunitario del bambino si sviluppa e diventa più robusto; questa conoscenza sapienziale appartiene alla tradizione medica e dovrebbe essere ulteriormente valorizzata dalle importanti conoscenze odierne provenienti dal mondo della psicologia e della pedagogia. Grazie alle febbri ed ai normali esantemi infantili (che appartengono ad ancestrali programmi biologici) il sistema immunitario e l’identità psichica si rimodellano, consentendo una adeguata crescita biologica e psicologica. In questo processo naturale il bambino incontra il dolore fisico ed emotivo e, non avendo adeguati strumenti mentali, lo esprime prevalentemente a livello corporeo; è compito del genitore aiutarlo a verbalizzare la sofferenza affinché non sia prevalentemente fisica.

Per poter agevolare questo percorso di sviluppo identitario occorre comprendere quali emozioni si nascondano dietro ad una tonsillite, ad una otite, ad un’asma o ad una polmonite, oppure ad una manifestazione gastrointestinale o cutanea; grazie ad un intervento terapeutico mirato si può ricomporre la frattura emotiva sottostante e migliorare la risposta immunitaria; il piccolo paziente può così essere aiutato a manifestare il proprio disagio in maniera diversa da quella somatica.

Per tutti questi motivi occorre che i trattamenti medici siano sempre rispettosi dei naturali processi di crescita immunitaria e non li ostacolino; solo agevolandoli possiamo infatti assolvere al nostro compito educativo e sanitario, consapevoli che ne possano trarre giovamento le prossime generazioni, ovvero la società del futuro.

 

(1) Smith EM, Blalock JE. A molecular basis for interactions between the immune and neuroendocrine systems. Int J Neurosci. 1988 Feb;38(3-4):455-64. 
(2) A Stanisz, R Scicchitano et al. Neuropeptides and immunity. Am Rev Respir Dis. 1987 Dec;136(6 Pt 2): S48-51. PMID: 2446542 
(3) Garand M, Cai B. and Kollmann T.R. (2017). Environment impacts innate im- mune ontogeny. Innate Immun., 23(1): 3-10.
(4) J E Blalock. The immune system as the sixth sense. Intern Med. 2005 Feb;257(2):126-38. 
(5)  J Edwin Blalock, Eric M Smith. Conceptual development of the immune system as a sixth sense. Brain Behav Immun 2007 Jan;21(1):23-33. 
(6) Amenyogbe N., Kollmann T. R. and Ben-Othman R. (2017). Early-Life Host– Microbiome Interphase: The Key Frontier for Immune Development. Front. Pedi- atr., 5: 111. 
(7) Diaz Heijtz R. (2016). Fetal, neonatal, and infant microbiome: Perturbations and subsequent effects on brain development and behavior. Semin. Fetal Neonatal Med., 21(6): 410-417. 
(8) Simon A.K., Hollander G.A. and McMichael A. (2015). Evolution of the immune system in humans from infancy to old age. Proc. Biol. Sci., 282(1821): 20143085. 
(9) Hirsch A.G., Pollak J., Glass T.A., Poulsen M.N., Bailey-Davis L., Mowery J. and Schwartz B.S. (2017). Early Life Antibiotic Use and Subsequent Diagnosis of Food Allergy and Allergic Diseases. Clin. Exp. Allergy, 47(2): 236-244.